mercoledì 29 maggio 2013

Il mio primo PASSATORE - di Stefano

Sabato 26-05-2012 –  sulle rampe che portano a Fiesole a vedere il passaggio di quelli del “Passatore” e un pensiero “il prossimo anno sarebbe bello esserci”…...

Sabato 25-05-2013 ore 14,50 – Via dei Calzaiuoli – sotto uno scroscio d’acqua l’inno di Mameli che precede la partenza, la mano sul cuore, un groppo in gola e tanta emozione. Si quest’anno ci sono anche io tra i partenti, so che la preparazione fatta non è stata sicuramente sufficiente,  che per arrivare a Faenza non serviranno solo le gambe ma servirà tanta testa e tanto cuore.
Ci salutiamo ancora una volta e finalmente si parte. Filippo (Zero Positivo), David e Maurizio subito avanti, sono di un altro passo. Mario invece un po’ più indietro. E così insieme a Silvia e Santina (Caricentro) ci affidiamo all’esperienza e alle tabelle di Giancarlo e iniziamo  il nostro Passatore sotto la pioggia battente. Tanta tensione ed emozione in corpo, ma per fortuna arriva presto la rassicurante salita che porta a Fiesole;  tra la moltitudine di persone presenti lungo la strada non manca l’incitamento di Graziano (il nostro guru con 12 Passatore alle spalle).
Km 16 - Vetta le Croci, tanta gente, Grazia, Angela e Luigi sono lì al nostro passaggio e il nostro pulmino con Rossana ed Andrea che ci assisterà per tutto il percorso e … continua la pioggia.
Km 31 –ore 18,46 -  Borgo San Lorenzo facciamo il nostro primo lungo pit stop al pulmino cambiandoci con un abbigliamento più pesante, ci rifocilliamo, salutiamo  e ripartiamo.
Il tempo sembra che abbia dato una tregua, ma solo per poco e riprende a piovere mentre corriamo e camminiamo nell’ascesa del passo della Colla.
Km 48 ore 21,45 siamo sul passo della Colla mt 913, un ingorgo pauroso di macchine al seguito dei podisti, la nostra assistenza un poco più avanti dove effettuiamo ancora un altro cambio con abbigliamento ancora più pesante.
Fa freddo, 3-4 gradi oltre la pioggia anche un po’ di nevischio, non ci facciamo mancare niente.
Pila in testa e si riparte. Però inizia la discesa, a me ostile, eppur bisogna andare.
Km 50 siamo a metà percorso, solo un mese fa la mia prima 50 km di Romagna, la mia prima volta oltre la maratona, il ricordo oggi è di una divertente scampagnata con amici in una giornata di sole con un po’ di corsa.
Km 57 e spiccioli. Una maratona, manca solo una maratona. Il pensiero alla  mia prima, nel 2008 con partenza dal Piazzale Michelangelo anche quella volta sotto un diluvio e già quella volta mi era sembrato di aver fatto un’impresa.  Jeff  Scaff dice “ Se vuoi sapere come sarai tra dieci anni, guardati allo specchio dopo aver corso una maratona”  e io mi domando ma dopo 100 km come sarà la mia faccia?. Radio corsa (Rossana per telefono tramite Serena che accompagnava Maurizio e Chiara che accompagnava Filippo) ci dava gli intertempi degli altri che procedevano molto più avanti. Ma arrivavano anche gli incoraggiamenti di tutti quelli che a casa seguivano i nostri passaggi tramite internet e telefono. E intanto proseguiamo la discesa, con le luci in testa cercando come lucciole di illuminare il percorso ancora sotto la pioggia.
San Cassiano - Km 76 – ore 01,58 – la stanchezza è sempre più forte e siamo solo a tre quarti di gara, riesco solo a bere caffè o thè con zucchero e albicocche secche, si cammina e si corre …
Radio corsa intanto c’informa che Filippo è arrivato a Faenza sotto le 10 ore (9h e 56m), David sotto le 11(10h 43m). Maurizio e un po’ più indietro ma si sta avvicinando al traguardo.
Km 79 – manca “solo” una mezza, che cosa sono in fondo 21 km? La prima sempre nell’anno della prima maratona, a Perugia giornata di sole con Alessandro collega di lavoro, colui che mi ha trascinato in questo mondo, ma ancora qui piove…
Ma si va avanti, in testa ti passa di tutto e di niente, sei quasi come un automa, mi è difficile anche parlare; intanto Santina e Silvia procedono più avanti con un passo più spedito. Giancarlo sempre accanto che mi sprona continuamente.  Il nostro pulmino è sempre vicino ai ristori e Rossana e Andrea non mancano mai di incitarci e incoraggiarci.
Si ferma una macchina è Maurizio che sta rientrando, è al settimo cielo ancora con tanta adrenalina, ha chiuso con 11h e 52m.
Km 90 mancano solo 10 km Giancarlo commenta “anche il Frezza …” abbozzo un sorriso di più non posso, si corre e si cammina, ti conforta il fatto che comunque riusciamo a sorpassare tanti altri, Giancarlo come un martello continua a dare i tempi … ma io voglio solo arrivare, sono stremato …
Ancora il pulmino , la prossima sosta sarà all’arrivo  ….
Km 99,80 vedo un arco rosso più avanti e chiedo a Giancarlo per sicurezza “è quello l’arrivo?”
Km 100 – ore 05,44 – 14 ore e 44 dalla partenza finalmente si taglia il traguardo, la faccia è bagnata non solo dalla pioggia ma anche da qualche lacrima, la medaglia al collo, Santina e Silvia sono arrivate dieci minuti prima(14h 33m), Mario sarà al traguardo in poco meno di un’ora (15h 30m). Con emozione ringrazio Giancarlo, Andrea e Rossana per l’aiuto che mi hanno dato.
Faticosamente salgo sul pulmino e finalmente con la medaglia stretta in mano posso iniziare a riposarmi …. e il sogno durato un anno diventa realtà.

Passatore emozione unica da vivere .. e da non ripetere … ma non è detto ….



“Pensi di avere un limite, così provi a toccare questo limite. Accade qualcosa. E immediatamente riesci a correre un po' più forte, grazie al potere della tua mente, alla tua determinazione, al tuo istinto e grazie all'esperienza. Puoi volare molto in alto” (Ayrton Senna)







mercoledì 15 maggio 2013

12 MAGGIO 2013 - TRAIL DEL BORBOTTO

L'idea parte da lontano; era la fine dell'estate del 2012 quando la nostra presidente ci disse che un certo Nicola, amante del trail e delle montagne del nostro appennino, chiedeva al nostro gruppo la disponibilità ad organizzare un trail sul Falterona con partenza ed arrivo da Castagno d'Andrea.
Il nostro gruppo podistico organizza diverse gare ogni anno e siamo continuamente coinvolti in qualche impegno, e poi si trattava di spostarsi a Km. eKm. di distanza dalla nostra sede logistica,  per cui qualche incertezza serpeggiò tra di noi, più di uno storse la bocca poco convinto ma l'amore per le sfide difficili che qualcuno di noi ha nel proprio dna ci portò ben presto a dare una risposta affermativa.
Il difficile era trovare la data giusta per un calendario già pieno zeppo di gare ma, alla fine, il giorno fu deciso: 12 maggio 2013.
In ottobre la Grazia, Srefano ed io ci unimmo a Nicola e a Cristina per andare a testare una parte del percorso su sentieri e territori a noi tre completamente sconosciuti. Potemmo, in quell'occasione, conoscere un ambiente particolarmente bello, arricchito dai colori dell'autunno che offrivano quadri naturali con pennellate di colore dalle sfumature più disparate e conoscemmo, anche, la difficoltà di quei percorsi con dislivelli pazzeschi che ricordano sentieri di qualche "Sky-race".
Rimanemmo entusiasti e convinti che poteva venirne fuori una bella manifestazione. 
..E poi l'inverno.....un inverno particolarmente nevoso che ha reso proibitive nuove escursioni sul percorso che avevamo intenzione di creare. Ma quel percorso era ben chiaro nella mente del nostro Nicola che intanto si occupava di contattare gli Enti preposti alle autorizzazioni ed anche lo sponsor tecnico: La Sportiva.
A circa un mese dalla data prevista per la gara ancora non eravamo riusciti, causa neve, a fare il sopralluogo sui sentieri che intendevamo percorrere e solo a fine aprile Nicola ce la fece ma solo per farci presente che saremmo stati costretti a fare delle variazioni (riduzioni) perchè in alcuni punti la neve, ancora alta, rendeva pericoloso, il passaggio.
Da allora è stato tutto un pensare ad alternative varie finchè la decisione finale, ad una settimana: qualcosa era cambiato, un pò di neve si era sciolta e il percorso originario era fattibile.
Ma intanto la macchina organizzativa veniva messa a dura prova dai continui problemi imprevisti che ci ritrovavamo ad affrontare e qualche volta arrivavamo allo scoramento e devo dire che solo la determinazione (o l'incoscenza????) della nostra Grazia ci ha fatto continuare dritti fino in fondo.
La settimana precedente Nicola l'ha praticamente trascorsa (non so se ci ha anche dormito!) sui monti del Parco del Falterona per controllare e frecciare il percorso in una maniera talmente precisa e attenta (qualcuno ha detto maniacale) che era impossibile sbagliare. 
Il sabato giornata piena a Castagno d'Andrea per cercare di mettere a punto gli ultimi preparativi e dove abbiamo trovato, sin da subito, una piena disponibilità e collaborazione da parte degli amici del Circolo, nostra sede logistica.
Devo dire che abbiamo trovato anche un'ottima e abbondante tagliatella fumante presso l'osteria del Paese ma questa è un'altra storia.
E siamo alla domenica mattina; qualcuno di noi le ultime notti le ha trascorse ad occhi spalancati ripensando a quel che era stato fatto e a quello che potevamo non aver fatto. Comunque, ancora a buio pesto, ci ritroviamo un bel gruppo al nostro appuntamento a Ponte a Niccheri con destinazione Castagno d'Andrea.
Appensa arrivati subito al lavoro; ognuno aveva il suo compito e ben presto la location è stata trasformata ed eravamo pronti a ricevere i trailers.



qualcuno intanto ne approfittava per addentare un bel bombolone alla crema



Intorno alle 7,30 il paesino di Castagno è stato letteralmente invaso dall'arrivo dei trailers e l'attività è ben presto diventata frenetica; ritiro pettorali, nuove iscrizioni, controllo certificazioni, predisposizione lista atleti per i giudici, predisposizione delle persone lungo i punti strategici, partenza dei ristori, collegamenti con gli amici del soccorso alpino posizionati sul percorso e via facendo.


Ma come per incanto ogni casella si incastrava, via via, al posto giusto e ben presto è arrivato il momento della punzonatura degli atleti e....il via




Potevamo, ora, tirare un pò il fiato


Intanto arrivavano, dal soccorso alpino e dai nostri che si trovavano ai ristori, i passaggi degli atleti e potevamo così apprendere che al comando della corsa, sin dall'inizio, si trovava l'amico Caroni



Testa della corsa che ha mantenuto fino all'arrivo chiudendo la prima edizione del Trail del Borbotto in 3h41'56".


E la giornata è passata fra gli arrivi del corto e del lungo, con il ricco pasta party organizzato dagli amici del Circolo di Castagno e con un occhio ai nuvoloni neri che ci giravano intorno e che hanno finito con il rovesciarci addossso, per l'ultima ora di gara, un bell'acquazzone.
Poi non restavano che le premiazioni e, alla fine, un bel brindisi liberatorio tra di noi felici dell'esito della manifestazione.



giovedì 2 maggio 2013

Trail autogestito sul Falterona

...e quelli del gruppo di Grassina (e dell'Antella) ne hanno fatta un'altra:
ieri primo maggio, bella mattinata di sole, un gruppetto di noi, sono andati a provare il percorso corto del prossimo trail del Borbotto. All'anima del corto; poco più di 16 km fatti in oltre 3 ore con un dislivello positivo di quasi 1200 metri.

In pratica abbiamo girato intorno alla vetta del Falterona andando anche a bagnarci la faccia alla sorgente dell'arno.
Ma veniamo al resoconto della mattinata. Alle 9,15 eravamo pronti a partire: in 9 per affrontare la salita fino alla vetta mentre altre 3 si sono dirette verso la Fonte del Borbotto.
Sin dall'inizio abbiamo capito quello che ci aspettava; in una manciata di km. (poco più di 5) dovevamo salire dai 700 mt. di quota di Castagno d'Andrea fino ai circa 1500di Monte Acuto

A quel punto abbiamo deciso di andare fino alla sorgente dell'Arno e siamo così rimasti in quota per un paio di km. Foto d'obbligo e qualcuno ha voluto provare anche l'ebbrezza di una bevuta nell'acque fresche appena uscite dalla roccia.

A questo punto ci aspettava l'ultima salita, quella fino alla croce in vetta al Falterona e significativo è il cartello che indica "FALTERONA - 1h 45' - km. 1,2" che ci indica il sentiero che ci porterà da 1400 mt. di quota ai 1650 della vetta. Salendo si cominciano ad intravedere chiazze di neve che diventano via via più estese (da non credere in questa stagione!)



E finalmente siamo in cima...........



Ora non resta che buttarsi giù verso la fonte del Borbotto; il segnale del CAI ci indica 2h e 30' per arrivare a Castagno d'Andrea ma "i nostri" dopo circa 50 minuti sono già alle auto a cambiarsi e pronti per andare a fare un ricco terzo tempo. crostini, pecorino, tagliatelle ai funghi, ravioli, fritto di pollo, baccalà fritto, arrosto di carne compresa bistecca, dolce acqua vino a volontà caffè e liquori. In poco tempo tutte le energie consumate sono ben recuperate e torniamo via dalla nostra escursione sul Falterona con un pò di stanchezza e qualche etto in più