martedì 28 ottobre 2014

VENICE MARATHON 2014: la mia prima maratona sotto le 4 ore!! il post di Silvia

Finalmente!!!
Bellissima gara per il paesaggio, per il clima e per l’organizzazione.
Partenza da Stra in mondovisione alle 9,00. I primi venti km li ho corsi lungo la riviera del Brenta su strada statale chiusa al traffico attraversando paesi quali Dolo, Mira e Malcontenta.
Breve passaggio nella zona industriale che non mi è piaciuta per le tante strutture dismesse e abbandonate, i container ammassati ai lati della strada, i numerosi lavori stradali…
Poi Marghera e subito dopo il centro di Mestre tra una folla di spettatori.
Da qui è iniziata la vera gara.
30° km e primo ponte: quello che mi ha portata nel Parco di San Giuliano.
Attraversato il Parco con i suoi sali e scendi, via sul Ponte della Libertà circondata dalla laguna, ma con Venezia ormai lì davanti sempre più vicina.
Eccomi a Tronchetto.
Gli ultimi 7 km e i 13 PONTI da superare!!! Le gambe! I crampi! Nooo! Aiuto!!
Ma il sole, la Giudecca sulla mia destra, Piazza San Marco traboccante di gente che mi incitava chiamandomi per nome mi hanno dato la carica.
Ponte dei Sospiri, Riva degli Schiavoni…..l’arco dell’arrivo!!
Finita!! E soprattutto in 3 ore e 54 minuti.
Non sono contenta, di più!!
Troppo bella ! Da rifare!!
                               

Silvia

domenica 12 ottobre 2014

Ronconi on the top. Nuovo personale e avversario sociale polverizzato* - il post di Michele

6km o 10km, 6 o 10, 6 o 10... mentre sullo stile del “m'ama non m'ama” mi auto tedio sulla linea di partenza, il fioco “bang” della pistola, probabilmente comprata dall'arrotino “Dante”, sancisce il via della seconda puntata dell'episodio: “l'Olimpi ci riprova”. E così fra i peggio improperi affibbiati ai nostri cari, dai sempre calorosi automobilisti fiorentini, ci avviamo verso il ponte sulla Greve.
Soliti pensieri: vai piano, Michele, vai piano e dopo... rallenta ancora!
Toh! Chi si vede! Super Valdemaro anche lui al ritorno, bello agguerrito come sempre, anche se ancora acciuccato. Si muove sui 5.35, troppo per me, ma finché posso provo a seguirlo, poi alla deviazione della corta, ”6 o 10” in testa permettendo, mi rimetterò sul mio passo del moribondo.
Ugnano: si viaggia sui 5.38, lui è ancora lì, tranquillo, io invece.... mica tanto! Il “6 o 10” continua a battermi in testa, alzo l'occhio, vedo la deviazione eeeeeeeeee... 10! Forza e coraggio, saluto Luciano e faccio muso duro alla strada davanti, mentre lui è ancora lì, concentratissimo. Sa che il suo nemico è lontano e anche se sa che oggi non è il caso, chissà, forse un colpo di fortuna lo potrebbe aiutare....
“mi fermo, vado a pi...re”. O stai a vedere che gli sto davanti anch'io oggi.... ih, ih, ih!!
Bene, solo con i miei pensieri, tiro avanti, sognando il ristoro. Ristoro che arriva, insieme a una necessaria sessione di stretching al quadricipite sinistro che inizia a far uggia.
500 metri di camminata veloce e si riparte. E si riparte secondi! Proprio in quel mentre sopraggiunge Valdemaro che letteralmente mi “svernicia” e da lì in poi, almeno per me, non sarà più raggiungibile, ma vana sarà, invece, la sua corsa per raggiungere il “nemico”, ormai in fuga solitaria. Certo però che una pi....ata la faccia di questi miracoli... non si sarà mica dopato dietro quella siepe?
Con questo ed altri più nefasti (Leggi: “non ce la farò mai!”) pensieri, che per fortuna mi anestetizzano la sensazione di fatica e anche u n po' di dolore al ginocchi, mi presento all'incrocio dell'hotel Hilton. E' quasi fatta, manca solo 1km! Guardo il garmin, piano-piano sono salito come ritmo gara ad un livello di lentezza che è quasi quello del moribondo (e proprio sul traguardo lo raggiungerò). ma... chissenefrega! Io c'ero, correvo e mi divertivo!


Michele



* Si scherza Valdemaro, eh!






lunedì 6 ottobre 2014

Corri per Lorenzo 2014: il ri-ri-ri-ri ritorno di Michele

Si parte male: il messaggio su whatsapp recita testuale: h7.45 - piazza San Gervasio - camminata...
7.45? Camminata? Oltretutto piazza San Gervasio...non esiste!
Che notte atroce... Che faccio? Vado, non vado, corro , non corro... Alle prime luci dell'alba l'illuminazione: ogni tanto bisogna anche farsi coraggio e osare: oggi si prova. No limits: si fa la corta e tutta correndo, solo così (domani..) sapremo se siamo alla fine del tunnel a sull'orlo del baratro.
Ore 7.45: eroici arriviamo in tromba, io e la mia kangura, ovviamente non sono arrivati né quelli dell'organizzazione né i miei compagni, mannaggia alla “sindrome di Forconi” !!!
Tanta gente, vista tante volte, mi sembra di essere tornato a casa, qualche scambio di sorrisi e i soliti errori. Alle 8.20 avevo già fatto 5 viaggi alla macchina, prima mi ero scordato le fascette per i ginocchi, poi gli occhiali, poi le scarpe (??!?).Insomma: il solito repertorio del rincoglionito.
Ore 9.00: Fischio di partenza, mi faccio scuro in volto. Per gli altri è una girata, per me un esame: quindi massima concentrazione. Bracci bassi, respira bene, occhio a come metti i piedi e sopratutto: motore al minimo. Per la prima volta da aprile in salita, per la prima volta in 7 mesi 5 Km tutti insieme e così con questi pensieri se ne va viale righi.
Svolta a destra: si sale per Fiesole, che splendore! Bella la strada, bello il paesaggio, ma sopratutto bello l'audio, migliaia di piedi che battono il terreno e tanti podisti che vociferano a destra e a manca.

Passa bene la salita, si arriva all'incrocio di Camerata e mi sento incredibilmente bene, il ginocchio non si lamenta i polmoni neanche. E così inizia la discesa: secondo esame: piano Michele, pianooooo!!! Evitiamo, per una volta, di strafare.
Mi affianco ai ragazzi della Nave, ce n'è uno che spara più fesserie di me, ci scambio un paio di battute e poi mi metto ad ascoltarlo, così mi faccio il repertorio per chi mi capiterà a tiro nei prossimi mesi (si spera...) e così, accompagnati dal fischio di un flauto, si arriva in fondo alla discesa. “E ti veniva meglio la chitarraaaaa!!!!” gli vocia il mio vicino di gara. Oh! Non ha spiccicato più nota quello lì... e giù ridi fino all'incrocio!
Secondo esame passato, non resta altro che un paio di Km di pianura per arrivare al traguardo, mi volano via senza problemi e felice arrivo di nuovo a consegnare, non senza un po' di impaccio da principiante, il cartellino.

Michele